Per aprire un’ostrica, afferrarla saldamente tenendola avvolta in un tovagliolo, con la valva piatta rivolta in alto. Mettendo prima sotto una ciotola per raccoglierne il sugo, inserire la punta di un coltellino da ostriche (oppure un coltello dalla lama corta e robusta) nella fessura tra le due valve.
Far ruotare con forza la lama per separare le due valve, poi tagliare il muscolo che collega l’ostrica alla valva superiore piatta. Eliminare la valva piatta, lasciando l’ostrica depositata nel suo liquido su quella inferiore, piú tondeggiante; aggiungere il liquido traboccato nella ciotola.
Scartare le ostriche già aperte oppure quelle che non sembrano ben chiuse: si tratta di molluschi morti o avariati.
Sistemare le ostriche nei loro gusci su un letto di ghiaccio tritato. Spolverizzarle di sale e pepe e servire con spicchi di limone, fette sottilissime di pane integrale, riccioli di burro. Se piace, spruzzare con qualche goccia di salsa tabasco. Di solito, le ostriche si servono accompagnate con vino bianco secco, come Chablis o Muscadet, o con birra scura.
Se si preferisce cuocerle, si può per esempio passarle per 3-4 minuti sotto il grill del forno, poi coprirle con un po’ di panna e una spolveratine di formaggio grattugiato. Per le porzioni, si calcolano in genere 6-12 ostriche per persona.